Quando il nemico è dentro di noi
Non servono mostri giganti o raggi distruttivi per fare paura. A volte basta guardare negli occhi una persona cara e sentire che non è più lei. L’invasione degli ultracorpi colpisce proprio lì: nel quotidiano, nelle strade tranquille di una cittadina americana. Negli anni della Guerra Fredda e del sospetto reciproco, Don Siegel costruì un film che è insieme thriller, fantascienza e parabola sociale.
Riassunto in 155 parole
Il dottor Miles Bennell torna nella sua città e trova un’atmosfera strana: pazienti e amici gli raccontano che i loro cari non sono più gli stessi. Non è che siano cambiati esteriormente, anzi: sono identici, perfetti. Ma manca qualcosa, un lampo negli occhi, un’emozione, un gesto spontaneo.
Scopre così la verità: enormi baccelli extraterrestri, caduti sulla Terra, replicano gli esseri umani durante il sonno, creando copie senza sentimenti. La gente scompare, sostituita da cloni freddi e indistinguibili. Con l’amica Becky, Miles cerca di resistere, ma l’invasione è silenziosa, inarrestabile.
La corsa finale di Miles, che urla disperato “Stanno arrivando! Non dormite!”, resta una delle scene più angoscianti della storia del cinema. L’incubo non ha bisogno di sangue: basta l’idea di perdere ciò che ci rende unici.
Scheda didattica
- Regista: Don Siegel
- Anno: 1956
- Genere: Fantascienza, thriller psicologico
- Contesto: Stati Uniti, Guerra Fredda, sospetto e conformismo sociale
- Temi principali: identità rubata, paura del conformismo, perdita di umanità, invasione silenziosa
- Personaggi chiave: Dr. Miles Bennell, Becky Driscoll, i cittadini sostituiti
- Messaggi educativi: il vero pericolo non è l’alieno, ma la perdita delle emozioni, della libertà e della capacità di pensare in modo indipendente.
Significato nascosto
Gli “ultracorpi” sono il simbolo perfetto delle paure degli anni ’50: il nemico invisibile, il sospetto che chiunque possa non essere ciò che sembra. Allo stesso tempo, il film è anche critica al conformismo soffocante dell’America del tempo: una società dove tutti sono uguali, senza conflitti, ma anche senza anima.
Adattamenti cinematografici
- Terrore dallo spazio profondo (Philip Kaufman, 1978) – claustrofobico e cupo.
- Ultracorpi (Abel Ferrara, 1993).
- Invasion (Oliver Hirschbiegel, 2007).
Trailer testuale (stile locandina)
“Non fanno rumore.
Non hanno emozioni.
Ti sostituiscono mentre dormi.
E quando ti sveglierai… sarai già uno di loro.”
Dove vederlo:
Puoi vedere “L’invasione degli ultracorpi” (1956) di Don Siegel in streaming su Amazon Prime Video in Italia.
All’estero è disponibile anche su MGM+, The Roku Channel, e a noleggio o acquisto su Apple TV e Prime Video.
Trailer
Il trailer originale de L’invasione degli ultracorpi di Don Siegel – USA, 1956