Il romanzo simbolo della dignità nella povertà
Furore – John Steinbeck (1939)
Un romanzo che ha segnato la coscienza collettiva del Novecento. Steinbeck racconta la disperazione della Grande Depressione, ma anche la forza della solidarietà che nasce dal dolore condiviso.
Riassunto in 155 parole
La famiglia Joad, contadini dell’Oklahoma, è costretta ad abbandonare la propria terra devastata dalla siccità e dai debiti con le banche. Con un vecchio camion carico di poche cose, parte lungo la Route 66 verso la California, sognando un lavoro e una vita dignitosa.
Il viaggio si trasforma in un calvario: muoiono i nonni, altri membri si perdono, e la speranza si sgretola davanti alla realtà dei campi di lavoro, dove i salari sono da fame e i migranti vengono trattati come schiavi.
Tom Joad, appena uscito di prigione, diventa il simbolo della presa di coscienza collettiva: capisce che la lotta non può essere individuale ma condivisa. Nonostante le perdite, la miseria e la violenza, Steinbeck fa emergere un messaggio di resistenza: solo unendo le forze i poveri potranno affrontare l’ingiustizia.
Furore non è solo una storia di miseria: è un canto di dignità che risuona ancora oggi.
Scheda didattica
- Autore: John Steinbeck
- Anno: 1939
- Genere: Romanzo sociale, realismo americano
- Contesto: Grande Depressione negli Stati Uniti
- Temi principali:
- Migrazione e povertà
- Ingiustizia sociale
- Solidarietà e resistenza
- Famiglia e perdita
- Personaggi chiave:
- Tom Joad
- Ma Joad
- Pa Joad
- Jim Casy (l’ex predicatore)
- Messaggi educativi: la dignità non si perde nella povertà, la giustizia nasce dalla solidarietà.
Adattamenti cinematografici
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Furore (The Grapes of Wrath), regia di John Ford, 1940.